00 24/08/2004 20:48
CARI AMICI,AGGANCIATEVI LE CINTURE DEL TEMPORIZZATORE E...
PARTIAMO!!!



UFOLOGIA .NET NEL TEMPO
Capitolo primo
 
 
La macchina del tempo era pronta:due cilindri enormi di materia superdensa
in rotazione continua dentro un sistema tecnologico davvero stupefacente.
Un piccolo tunnel segnava l'ingresso al varco e poi…chissâ?!
 
La macchina era stata testata innumerevoli volte senza alcun incidente degno di
rilievo dapprima con oggetti poi con animali e infine con esseri umani..
 
Noi , perô ,eravamo i primi a compiere un viaggio lungo e importante nel passato,
protetti e guidati dalla base di "lancio":saremmo andati dapprima,
nella Roma Imperiale,poi risalendo lungo l'asse della storia,nell'Antico Egitto
e infine nel Giurassico.
 
Tutto questo attraverso brevi soste di 10 ore
programmate secondo coordinate spaziotemporali precise
che avremmo dovuto rispettare al millimetro per evitare intrappolamenti fatali.
 
Quel giorno, dunque,stavamo in piedi davanti al tunnel,
molto emozionati e perché no,un po' impauriti:
eravamo Gemini,Pod,Warp,Irwen,Klaasph,Mauro,
Acqu@rio, Deimos ed io.
Kasta aveva scelto di restare alla base per supervisionare
l'avventura e intervenire in caso di bisogno.
 
I cilindri ruotavano giâ da parecchio tempo e il tessuto spaziotemporale
nelle loro vicinanze era stranamente perturbato :il tunnel in particolare era
percorso da strani bagliori elettromagnetici e sembrava a tratti sciogliersi
davanti ai nostri occhi.
Salimmo la piccola rampa ed entrammo:subito sentii il corpo contrarsi
e decontrarsi ritmicamente e il cuore prese a battere forte:
"Ci siamo"dissi ad Irwen che stava accanto a me con un'aria preoccupata
"che Dio ce la mandi buona!"
"Puoi dirlo forte Star,ho una fifa boia!"
La voce di Klaasph era stranamente "umana"…forse anche troppo!
 
L'intercom comu nicò l'ultima parte del conto alla rovescia
e all'improvviso fummo avvolti da una specie di vortice luminoso
che ci portò via in un volo interminabile…..
Non provammo neanche a parlare perché l'esperienza era troppo coinvolgente , nuova
e rapiva ognuno di noi in un mare di emozioni, sensazioni ,pensieri e…paure
Finalmente,dopo attimi che ci parvero secoli,
ci ritrovammo con i piedi per terra in piena campagna romana
a una certa distanza dalla cittâ;
per fortuna non c'era anima viva e la nostra avventura poteva cominciare quindi
nel migliore dei modi.
"Bene ragazzi"esclamò Gemini "ora dobbiamo registrare queste coordinate
per poterle ritrovare alla chiusura della finestra temporale"
"Si"sottolineai"regoliamo gli orientatori personali e e poi andiamo in cittâ"
 
Dopo qualche minuto,camminavamo spediti vero l'Urbe vestiti di tutto punto
come antichi romani ma con i fedeli microfulminatori Norton ben nascosti
Sotto la stoffa!
Un paio d'ore dopo passeggiavamo in mezzo a un traffico infernale:
uomini,donne,vecchi e bambini, venditori ,commercianti,
piccoli e grandi carri, cavalli e altri animali domestici
e poi un aroma indefinibile di umanitâ,spezie,fumo,vino.
*Cavolo,che casino"sottolineò Warp con un sorriso
"Certo…ma…quant'è interessante!" esclamò Irwen con un saltello"vuoi mettere
con il centro di Milano?!"
Passammo davanti ad ogni genere di negozi,botteghe e laboratori artigianali
curiosando e registrando tutto quanto con le micro camere.
 
La nostra meta però era il Circo Massimo:
sapevamo che quel giorno si sarebbe disputata una delle gare
più appassionanti mai viste a Roma
una cronaca fedele dell'epoca ce l'aveva detto!)
e noi avevamo tutta l'intenzione di andarla a vedere.
 
Così camminammo lungo le strade strette e affollate ,
tra nugoli di persone indaffarate e vocianti,divertiti e affascinati come non mai
finché arrivammo in vista della colossale costruzione.
Gli echi delle urla che arrivavano fino a noi
testimoniavano l'inizio della manifestazione
così accelerammo il passo e in pochi minuti giungemmo
ad una delle entrate del Circo.
Passando per scale e gradini riuscimmo ad entrare sulle gradinate
proprio nel momento in cui iniziava la corsa delle bighe.
Ci facemmo largo tra la folla per poter vedere bene lo spettacolo:
sulla pista polverosa, tra nugoli di polvere rossastra,
sfrecciavano veloci alcune bighe guidate da abili
quanto impietosi auriga che frustavano cavalli e avversari con la stessa ferocia.
Dopo un paio di giri con fasi alterne di comando
uno dei mezzi sbandò paurosamente andando a cozzare contro altri due.
Il rumore fu tremendo e i poveri auriga furono letteralmente gettati per aria
per poi andare a cadere proprio nel bel mezzo della pista.
Uno di loro riuscì ad alzarsi e a mettersi in salvo
ma per gli altri due non ci fu via di salvezza:
le bighe rimaste piombarono su di loro con la violenza
di un ciclone travolgendoli.
Quello che rimase di loro non costituiva certo un bello spettacolo
e noi restammo per un attimo interdetti:
"Accidenti Star"mi disse Mauro con una smorfia di disgusto
"questa non mi è proprio piaciuta"
"Neanche a me*appprovai io"eppure la gente qui sembra apprezzarla e molto!"
In effetti la calca urlante si era alzata in piedi,gridando di gioia,
ridendo,battendo le mani e sottolineando con ogni altro possibile mezzo
la sua soddisfazione.
"Che barbari" mormorò Irwen con sdegno
"non hanno alcun rispetto per la vita umana!"
"Si…però dobbiamo ricordarci che in quest'epoca
la morte aveva un significato eroico e la vita umana veniva vista con altri occhi!"
Le parole sagge di Deimos ci dettero un po' di conforto
e continuammo a guardare la gara.
 
Le bighe rimaste percorrevano la pista in lungo e in largo,
affiancandosi e superandosi a vicenda,in una lotta mortale
senza esclusione di colpi alle persone e alle povere bestie ormai esauste.
L' ultimo giro fu quello più emozionante e per fortuna privo di incidenti:
i mezzi,praticamente affiancati ,si urtavano gli uni con gli altri per portarsi
in testa,sbandando paurosamente di lato e riprendendo poi subito la traiettoria.
Noi stavamo proprio sulla linea del traguardo e ci godemmo il finale
con la bocca aperta per l'emozione:
una delle bighe,scartando di lato,affiancò la prima del gruppo
e il suo auriga,con un balzo incredibile,balzò su di essa afferrando l'avversario
e scaraventandolo sulla pista….poi afferrô le redini
e un attimo dopo tagliò il traguardo.
La folla impazzì per la gioia e fu tutto un clamore assordante!
"Che forte quel tizio"disse Acqu@rio emozionato"avete visto?!"
"Certo che ne deve avere di fegato!"dissi convinto
e gli altri assentirono commentando in vari modi l'accaduto.
 
Si stava però purtroppo avvicinando la sera
e l' ora di rientrare era sempre più vicina,
così decidemmo di ritornare sui nostri passi godendoci la Roma notturna .
 
Le strade presentavano un volto del tutto simile a quello diurno:
"Ma questi romani non dormono mai?! "chiese Klassph con una smorfia
"Mah…certo che ,c on questo rumore ,mi domando come farebbero a farlo!"
esclamai io divertito.
 
 
 
 
Qualche minuto dopo ci imbattemmo in un piccolo gruppo di soldati
che giocavano a dadi e Pod mi guardò con un sorriso
"Ah….Star….adesso entro in gioco io!"
"Che hai in mente…vecchio imbroglione?"risposi ridendo
"Stai a vedere!"
Si avvicinò al gruppetto e fece l oro capire che voleva partecipare al gioco.
Dopo qualche minuto però gli uomni cominciarono ad innervosirsi e
a pentirsi di averlo accettato e,all'ennesima vincita di Pod,
uno di loro si alzò urlando con in mano la daga
e tutta l'intenzione di affettare il nostro amico.
Una fiammata giallastra lo avvolse scaraventandolo per aria
e mandandolo a cadere a qualche metro di distanza.
Guardai Warp che era stato insolitamente veloce nel colpire
e annuii soddisfatto.
Lui mi strizzò l'occhio e poi entrambi ci precipitammo
a strappare Pod dalle mani degli infuriati quanto esterefatti soldati
quindi scappammo via a gambe levate lungo le stradine
con un prudente percorso tortuoso che ci evitò ulteriori complicazioni.
 
Quando ci fermammo guardai Pod con un'aria di rimprovero:
"Dovevi proprio esagerare in quel modo?"
"Accidenti Pod…non ti potevi controllare ?!"
*Pod..che diav…."
"Calma,calma,ragazzi,volevo solo provare il mio nuovo induttore telecinetico!
Forse mi sono lasciato prendere un po' la mano ma ne valeva la pena no?!"
"Oh..come no…quasi quasi ti amazzava…"
disse Warp con un'aria di notevole sicurezza.
"A proposito Warp….grazie… eh!!!"
"Roba da niente Pod…roba da niente"
"E dai" l o sgomitò Irwen divertita"adesso non sbrodolarti!"
"Kaplà"rise Klassph
Così ci incamminammo verso la periferia:
avevamo ancora due ore e mezzo di tempo per arrivare al punto di lancio
e non avevamo dunque ….tempo da perdere!
 
UFOLOGIA.NET NEL TEMPO
Capitolo 2
 
Il vortice temporale ci colse all'improvviso mentre stavamo
commentando la nostra avventura romana .
Dopo lunghissimi attimi di spasimi fisici e strane sensazioni
ci ritrovammo un po' scossi in una vasta radura circondata da una rigogliosa foresta.
Ci guardammo intorno con sospetto e attenzione stringendo i microfulminatori
ma constatammo che intorno a noi c'era solo il rumore abituale di una giungla
tropicale.
Rinfoderammo le armi e ci avviammo verso la macchia verde.
"Abbiamo 10 ore di tempo per scoprire ed osservare qualche animale dal vero…
quindi diamoci da fare"esclamai con decisione"dividiamoci in due gruppi
e esploriamo il lato sud e quello ovest della foresta.
Io,Pod,Gemini e Warp ci occuperemo della zona ad ovest ,
gli altri dell'area a sud.
Teniamoci in costante contatto e ricordiamoci di registrare
tutto quello che osserviamo anche se non vediamo animali…..d'accordo?
Ah…ancora una cosa….non sparate se non in caso di assoluta necessitâ
e solo per stordire…va bene?!"
Gli altri amici annuirono ,quindi proseguimmo verso le nostre destinazioni.
 
Entrammo nella foresta e subito ne percepimmo i profumi e i rumori:
a parte l'umiditâ davvero notevole l' ambiente era affascinante e interessante.
Vedevamo piante del tutto ignote dotate di tronchi piuttosto sottili e di foglie
molto fitte ,tormentate da cascate di liane setolose e di rampicanti tenaci.
Il terreno era piuttosto morbido,ricoperto da uno strato di detriti vegetali
e rispondeva ai nostri passi con una curiosa elasticitâ…..
di animali però neanche l'ombra.
Il richiamo gracchiante della radio attirò la mia attenzione:
"Si,,vai!"
"Ehi Star….qui c' è un gran bello spettacolo naturale
ma di animali neppure l'ombra!A voi come va?"
"Idem Deimos…..niente animali…mah…continuiamo la passeggiata….a presto!"
"Ciao…a presto!"
Mi rivolsi a Pod con un sorriso:
"Caro Pod…qui ci vuole un bel colpo di fortuna e…"
Non potei finire la frase poiché il terreno sotto i nostri piedi
cominciò a vibrare in modo inquietante
"Acc..che succede"esclamò Gemini preoccupato
"Ci siamo amici…eccolo là"
Ci accoccolammo dietro una piccola macchia verde attenti e silenziosi:
a circa 30 metri da noi,in un'area della foresta libera da alberi,
si muoveva uno stran o e curioso animale.
 
Era gigantesco,goffo e tozzo,con una grande bocca a forma di becco
e una coda robusta che sferzava l'aria calda sibilando
"Caspita"mormorò Pod"ma è un triceratopo!"
"Si "assentii"è proprio un triceratopo….guarda che razza di mascelle,sembra una scavatrice…
eppure non è così pericoloso come sembra,in fondo mangia solo robusti vegetali"
Warp commentò seriamente"Non vorrei essere scambiato per un….cespuglio però…"
e si rintanò ben bene dietro le foglie.
"Non temere,amico....non ha una gran vista e poi è programmato
per identificare dinosauri e non uomini!"
"Ah beh…meno male!"commentò Gemini ridendo piano.
L'animale intanto strappava doviziosamente piccoli arbusti dal terreno
masticandoli diligentemente mentre scodinzolava coma un grosso cane felice.
Dal momento che non succedeva niente di particolare,
comunicammo l'avvistamento ai nostri compagni che ne furono oltremodo felici
poi tornammo ad osservare la scena.
L'animale si era fermato e raddrizzato per quel che poteva sulle zampe e fiutava l'aria…
poi si girò evidentemente preoccupato verso la foresta e mandò uno strano grido.
Dalla macchia verde,accompagnato da un crescente scalpitio,
fece la sua comparsa un gigante verdastro davvero impressionante:
era altissimo,con una bocca enorme costellata da una miriade di denti lunghi e aguzzi
e un corpo robusto anche se un po'' sgraziato.
Il sauro si fermo sull'orlo della piccola radura guardandosi attorno
poi fissò i suoi occhi penetranti sulla sagoma del Triceratopo.
 
Emise un urlò impressionante poi cominciò ad avanzare
verso la sua probabile preda con un'aria soddisfatta.
"Ehi…un Rex in piena caccia….questa si che è una scena da immortalare"
sottolineai sporgendomi un poco dalla macchia per registrare l'evento.
"Attento Star....se quello ti vede sono guai!"mi rimproverô Gemini sgomitandomi piano.
"Ma no amico…"risposi fiducioso nella buona sorte"non c'è pericolo"
Così dicendo mi sporsi ancora un pochino.
Sarà stata una improvvisa folata di vento a sfavore,
o forse un riflesso imprevedibile della bestia o un rumore,non so,
fatto sta che il Tirannosauro si voltò inquieto verso di me
fissandomi con un paio di occhi rossi e maligni.
"Acc…"imprecò Warp
" non parlare!"lo zittì Pod ma ormai era troppo tardi.
Il bestione cominciò ad avanzare verso di noi
dimostrando di gradire molto di più gli stuzzichini che il piatto principale.
"E adesso che facciamo?" chiese Gemini in un soffio
"Semplice….lo blocchiamo" affermò Warp puntando il microfulminatore sul bersaglio .
."Buona idea" gridai io sparando a raffica
Un fascio di raggi luminescenti colpì il Rex sbalzandolo indietro di qualche metro;
l'enorme animale cadde al suolo con un fragore tremendo restando immabile.
"Non l'avremo mica ucciso!?"chiese Warp preoccupato
"Non credo….grosso com é…mah….andiamo a vedere"
Uscimmo dal cespuglio avvicinandoci al sauro
tenendo nel contempo sotto controllo il Triceratopo
che si era intanto prudentemente ritirato dietro un grosso albero.
Il Rex stava sdraiato immoto con la tremenda bocca semiaperta
e gli occhi spalancati ma respirava ancora…era ancora vivo
e questo ci fece un enorme piacere:
"Pensare che potremmo portarlo con noi nel futuro
se solo ci trovassimo nell'area di influenza del temporizzatore"lamentò Gemini
"Mah…forse è meglio così"dissi convinto"questi bestioni hanno fatto il loro tempo"
Registrammo ogni possibile dato del Tirannosauro ,
poi ci voltammo per continuare la nostra esplorazione ma….
restammo del tutto impietriti
di fronte allo spettacolo che si delineava davanti ai nostri occhi!
Sul margine della radura c'era un piccolo esercito di Velociraptos
simili a diavoli malefici che ci occhieggiavano famelici.
Ci guardammo angosciati poi in un attimo puntammo i nostri fulminatori
sul terreno da vanti al gruppo facendo fuoco…
la fiammata scavò una specie di trincea sollevando una nuvola di polvere,
detriti e fumo che si alzò tra noi e i feroci animaletti
In un solo balzo,ci voltammo e scappammo a gambe levate lungo la macchia
verde e poi ci addentrammo nel folto della foresta.
Aiutandoci con la bussola ritrovammo la giusta direzione
e continuammo a passo sostenuto la nostra ritirata
comunicando nel contempo ai nostri compagni l'accaduto.
"Dannazione Star…qui ci viene un infarto!"brontolò Pod con una smorfia
"Ma dai….giovane come sei. …prendi esempio da me"risi dandogli una pacca sulle spalle.
"Eh va beh…mah…"
L' amico si interruppe perché eravamo giunti bruscamente
sulle rive di un fiume piuttosto largo ma per fortuna abbastanza tranquillo
"E adesso?"Warp mi guardò con un'aria interrogativa
"E adesso…attraversiamo….sai nuotare no?!"rispose perentoriamente Gemimi
"Certo che so nuotare..ma..quelli…saranno d'accordo?!"
"Quelli chi?"chiesi preoccupato guardando nella direzione indicata dal mio compagno.
Un inquietante gruppo di Diplodochi si stava sgranocchiando pacificamente
gli arbusti sul'altra riva del fiume.
Muovevano i lunghi colli su e giù passando da un succulento ramo ad un altro
e ogni tanto si spostavano di lato dandosi notevoli colpi sui fianchi
e emettendo forti urli curiosamente acuti.
"Ci mancavano anche i Diplodochi" brontolai….proviamo più a monte…"
Mi voltai per riprendere il cammino e incrociai lo sguardo con un enorme Stegosauro
che chissâ come,complice forse il terreno molto molle,si era avvicinato a noi
senza fare praticamente rumore.
"Gemini.,Pod…attenti.."
"Che diav.."imprecò warp portando la mano al fulminatore
"Aspetta Warp…non credo abbia intenzioni ostili!"
In effetti l'animalone stava fermo sulle sue zampe forti e tozze,agitando il corpo
enorme e le inquietanti scaglie ossee del dorso
senza però manifestare segni di nervosismo o di rabbia particolari.
Lo guardai negli occhi e vi lessi perplessitâ,dubbio,
forse un po ' di paura ma non aggressivitâ .
"Piano ragazzi…piano…allontaniamoci tangenzialmente
senza fare gesti bruschi o parlare…dai!"
I miei amici obbedirono e in breve tempo lasciammo il simpatico animale sulla riva
e ci spostammo più a nord lontano dal gruppo dei Diplodochi.
"Bene ragazzi,ora facciamoci questa nuotata e torniamo a casa!"
"OK Star….vai tu per primo!"
Ci tuffammo nell'acqua fredda del fiume e notammo subito
che la corrente per fortuna era molto debole.
In pochi minuti arrivammo dall'altra parte e quindi riprendemmo il cammino
verso il punto di lancio.
Strada facendo raccontammo l'accaduto ai nostri compagni
che si felicitarono con noi per gli scampati pericoli;
nel contempo ci dissero di non aver fatto particolari incontri
ad eccezione di un o strano bipede gobbo con occhi cerchiati
e comportamenti melliflui e sfuggenti da loro ribattezzato
con il nome curioso e molto espressivo di AAN-Dree-Hot-I
(che in lingua ofiucana significa "colui che intriga anche quando non sembra")
Stava arrivando la sera e i l punto d'incontro era ancora lontano
così ci affrettammo ridendo e scherzando vero il nostro nuovo viaggio
 
 
 
 
 
 
 
UFOLOGIA.NET NEL TEMPO
Capitolo terzo
 
Un nuovo vortice ci prese per lo stomaco
e ci trascinò per un tempo che ci parve interminabile
in un volo intenso ed emozionante finché ci lasciò spossati
ma…incuriositi in una grande pianura.
All'orizzonte una grande catena di montagne e alle nostre spalle
un grande e pigro fiume circondato da una vegetazione bassa e lussureggiante.
 
"E adesso?" chiese Warp
"Vediamo un po'"risposi pensosamente"secondo i dati del nostro cronovisore
dovremmo trovarci nel 10250 A.C. nell'India sudoccidentale.
In questa zona sono stati ritrovati resti di macerie dotate di una radioattivitâ anomala
e inoltre antichissimi scritti sanscriti sulla Guerra Divina.
Secondo questi testi in quest'epoca sarebbe stata combattuta in questa zona
una battaglia decisiva tra gli Dei….mah….!"
Mi guardai intorno ma non vidi niente di particolare:il silenzio era anche
troppo e non si vedeva un'anima viva."
"Eppure quei documenti erano molto precisi sulla data della battaglia
e noi dovremmo trovarci proprio ai limiti di quell'area!"rispose gemini preoccupato
"Si"aggiunse Irwen"è proprio così!"
"Spostiamoci verso quell'altura e diamo un'occhiata attenta in giro" propose
Deimos,così ci incamminammo verso quella direzione.
Dopo qualche minuto un sibilo colpi il nostro udito:
ci fermammo di colpo voltandosi verso la direzione del rumore
e restammo immobili per lo stupore:
uno stormo di velivoli si stava avvicinando da nordovest.
Si trattava ,lo scoprimmo qualche istante più tardi,di un gruppo di piccole navi
di forma inconsueta che si muoveva a notevole velocitâ
in una formazione perfetta:
l'unico rumore emesso era quel sibilo regolare e penetrante
che non assomigliava a niente di noto.
"Che diavolo sono?" chiese warp incuriosito
"Mah"mormorai"guardiamo meglio"
Corremmo verso la collina e la salimmo col fiato corto e il cuore in gola
fino alla sommità e quello che vedemmo ci lasciò senza parole:davanti a noi,
a qualche chilometro di distanza si stendeva una grande cittâ
costituita da un numero incredibile di case bianche piuttosto alte
sistemate attorno a grandi palazzi muniti di torri simili a minareti.
"Accidenti"esclamò Irwen ammirata"Che bella!"
"Proprio così"sottolineò Pod" la sua struttura ricorda proprio le macerie
che abbiamo studiato..che sia….."
"Certo" assentii"È proprio Ulan Haator… e quelli?"
Indicai uno stormo di velivoli un poco più grande di quelli precedenti che,
spuntati da dietro uno sperone di roccia,
volavano proprio nella nostra direzione.
"Forse è meglio nasconderci dietro quella macchia"
suggerì Deimos prudentemente e noi accettamo il consiglio con grande sollievo.
Oltre a questo e come misura precauzionale,accendemmo un campo deflettore
protettivo che abbracciava l'intera sommità del colle:
"Non si sa mai"esclamò Klaasph ironicamente"meglio non finire fritti!"
 
I due stormi intanto si erano portati sopra la cittâ
e stavano curiosamente immobili nell'aria studiandosi a vicenda
"Si assomigliano parecchio!"osseervai"ma nel contempo
sono anche diversi tra di loro…
sembrerebbero il frutto di una stessa tecnologia
che ha preso strade differenti!"
"Si" assentì Warp"è proprio così…navi di una stessa specie ma appartenenti
a fazioni diverse!"
"Forse ci siamo" mormorò Pod indicando il cielo con un dito
Da Nord stava arrivando una gigantesca aeronave fusiforme,silenziosa
come una pantera e con un'aria davvero inquietante
"Sembra un Fuso dei bei tempi"osservò Irwen argutamente
"Si…è proprio un Fuso…"risposi preoccupato"munito
di un bell'armanmentario protonucleare
e di un motore antigravitâ che…"
Non finii di parlare che un raggio arancione scaturì da uno dei piccoli mezzi
andando a colpire la grande nave su un fianco…..il mezzo scartò di lato
poi si ricompose e rispose al fuoco con una scarica di fasci bluastri.
Il piccolo aggressore scoppiò in mille pezzi con un boato infernale mentre gli
altri si disperdevano velocissimi nel cielo.
Il Fuso continuò la sua corsa verso la cittâ
mentre dalla sua forma aggraziata uscivano numerose sfere luminose
che si lanciarono verso i loro piccoli avversari.
"Caspita…qui va a finire male!" gridò Klaasph correndo verso il generatore
"porto lo scudo al massimo!!!"
 
L'atmosfera intorno a noi cominciò e tremolare per l 'effetto delle onde
di energia e la scena davanti ai nostri occhi diventò un poco confusa.
"Meglio miopi che…affettati"rise il nostro curio so amico sdraiandosi accanto a noi
"Certo,l'importante è registrare tutto"suggerì gemini puntando la microcamera
"ragazzi…che spettacolo"
"Forse per noi"lo rimproverò Irwen"ma non certo per loro" e così dicendo
indicò la cittâ su cui,intanto si era portato il Fuso.
In quel momento il cielo si colorò di una ragnatela di raggi multicolori e le navi,
di una fazione e dell'altra,cominciarono ad esplodere l'una dopo l'altra
in un carosello di inseguimenti a velocità folle.
 
Nel bel mezzo della battaglia vedemmo il Fuso risalire velocemente verso
l'alto per poi fermarsi a un'altezza di un migliaio di metri sopra l'agglomerato.
Quindi cambiò di posizione volgendo il muso verso lo zenit e,per qualche istante
rimase minacciosamente fermo in quella strana posizione.
Poi scartò lievemente di lato e dalla zona dei motori
partì una strana bolla infuocata pulsante che si
precipitò sulla distesa di case.
"Una bomba al plasma ..Dio mio….."mormorò Pod senza voce
"Si" esclamammo stranamente in coro noi stringendoci l'uno contro l'altro.
La sfera cambiò di colore,mutando dal rosso al giallo brillante
poi esplose in una specie di cascata di luce sopra la cittâ:i
n un attimo l'abitato fu risucchiato in parte verso l'alto
e esplose in una miriade di frammenti incandescenti
mentre il resto cominciava a disciogliersi come la neve al sole.
Come se non bastasse l'onda dell' esplosione spazzò la pianura e il cielo
sollevando una paurosa nuvola di polvere e detriti mentre i velivoli venivano
scaraventati nell'aria in tutte le direzioni.
Strinsi gli occhi per vedere qualcosa ma tutta la scena era immersa
in una cortina impenetrabile di fumo,vapore e strani bagliori accecanti.
Un rombo improvviso attirò la nostra attenzione:da sudest,veloce come una
meteora, stava sopraggiungendo una nave di media grandezza,cosparsa di
antenne e di quelli che sembravano aculei di un istrice.
Guardammo incuriositi e preoccupati in quella direzione e vedemmo il mezzo
compiere un'ampia virata sulla pianura per poi portarsi verso l'alto incontro al Fuso
 
Questo si mosse lentamente di lato poi scattò in avanti su una rotta di collisione
con il suo avversario.
"Che fanno?Sono pazzi?!"gridò warp
In effetti i due mezzi sembravano avere tuta l'intenzione di scontrarsi ma ,
all'ultimo momento scartarono di lato passando l'uno accanto all'altro.
In quell'attimo ,come due antiche navi corsare,si scaricarono addosso
tutta la potenza di fuoco di cui erano dotate.
Subito una nuvola di plasma infuocato le avvolse in un abbraccio mortale
mentre le radiazioni letali fondavano i loro scafi corazzati vaporizzandoli
velocemente.
Con una lenta parabola,quello che rimaneva di loro precipitò sulla pianura
esplodendo con un bagliore accecante.
Nel frattempo la battaglia nel cielo si andava concludendo con un esito incerto:
di tutte le navi impegnate nel combattimento ne erano rimaste solo una ventina
e sembrava proprio che per il momento preferivano restare ferme nell'aria
per studiarsi a vicenda.
Poi,inaspettatamente, il gruppo meno numeroso saettò verso l' alto
disimpegnandosi dalla lotta e sparendo velocemente tra le nubi;
gli avversari ,forse sorpresi,restarono per qualche minuto fermi poi,
probabilmente soddisfatti per l'esito della battaglia,
si allontanarono verso ovest passando sopra la cittâ in fiamme.
"Povera gente" esclamai e la mia voce era rotta e commossa
"Ci sarà qualche sopravvissuto?"
"Stando ai documenti si…."esclamò Gemini speranzoso"stiamo a vedere!"
Restammo muti e assorti per parecchio tempo...minuti…forse ore…
senza dire una parola.
Finalmente,un gruppo di persone uscì dalla cittâ barcollando
e trascinandosi penosamente verso il fiume;
dovevano essere rimasti in qualche modo incolumi
grazie a qualche rifugio improvvisato ma davano l'idea della disperazione
che li aveva colpiti.
Li guardammo arrivare sulle rive del grande nastro d'argento
e buttarsi letteralmente nelle acque scintillanti:
alcuni di loro sparirono tra i flutti mentre
altri riemergevano e ritornavano a riva lavandosi vigorosamente.
Un altro gruppo di persone uscì dalla cinta di mura della cittâ
correndo verso il fiume e dopo qualche tempo si gettò anch'esso nell'acqua.
"Proprio come nei testi" sottolineai"le radiazioni,il fiume,i bagni purificatori,
l'esplosione,i velivoli…!"
"Certo….un spettacolo ,se possiamo dire così, impressionante!"
"Ma quanta tristezza tutto questo!"
Irwen mi guardò con gli occhi pieni di lacrime e io l'abbracciai per consolarla.
 
Intanto Klaasph si era avvicinato al generatore
commutandolo sulla modalitâ mobile individuale:
i ricevitori che portavamo alla cintola risposero al segnale
con un piacevole suono generando un sicuro quanto rassicurante campo protettivo.
Due di noi afferrarono il generatore e ,insieme,ci avviammo vero la base della collina:
il tempo era quasi scaduto e dovevamo affrettarci!



OTLEC



 
 
 
 [SM=g27964] [SM=g27959] [SM=g27960] [SM=g27980]