si comincia

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sullonda
00venerdì 8 aprile 2005 22:09
per rendere l'idea [SM=g27811]
patry61
00venerdì 8 aprile 2005 22:23
- Narratore:
- “Molto tempo fa,questa zona del Regno dell’uomo,era governata da un mago detto Gygar,un uomo di grande e arcano potere.
- Governava le terre circostanti dal suo mitico castello di” i MIRAMARE “ posto su un”’ISOLINA.”
- Gigar si divertiva a scatenare il caos tra gli altri feudi x renderli sempre a lui sottomessi.
- Gigar morì dopo un regno lungo e sanguinario lasciando il caos ovunque……….
- Con gli anni il castello disabitato cadde in rovina……..
- AMMALIA una sacerdotessa guerriera stanca del suo lungo duellare…….alla vista di quel castello disabitato decise di farne
- la sua dimora.
- Dopo qualche giorno di là passò un bellissimo CAVALIERE BIANCO E NERO che le chiese: io sono stato fatto PRIGIONIERO
- e non posso più rientrare nel feudo di AGORDO li ho lasciato la mia bella………….potresti ospitarmi tu per un po’ di tempo?
- Solo per guarire dalle mie ferite………..
marnav
00venerdì 8 aprile 2005 22:28
Giro di prova
La notte sopraggiunse e con essa la stanchezza.
Erano ormai ore che Marilù camminava per raggiungere il castello che aveva visto dalla spiaggia, dove era arrivata nuotando, dopo aver lottato con la tempesta in mare e aver perso la sua piccola barca.
Lo aveva visto alzando gli occhi al cielo. Era vecchio e diroccato, ma per riparasi poteva andar bene, così intraprese questo ennesimo viaggio….
La luna spendeva nel cielo nella sua pienezza e le rischiarava il cammino… ormai era notte fonda…
”Strano, non avevo notato quella luce all’interno del castello… pensavo fosse disabitato…”
Si avvicinò all’uscio…bussò e attese…...
marnav
00venerdì 8 aprile 2005 22:57
ondanomala73
...pensava fosse disabitato.... [SM=g27833]
enno' che non è disabitato! Sta Ammalia,l'ex sacerdotessa guerriera che stanca di duellare,si diede a vita ritirata;
e al cui citofono ha gia' bussato il cavaliere bianco e nero [SM=g27825]
Ma è un castello o la casa del pellegrino? [SM=g27818]
Chi aprira' la porta a Marilu',se Ammalia è impegnata a curare le ferite del cavaliere bianco e nero?
patry61
00sabato 9 aprile 2005 10:15
- narratore:
ammalia ed il cavaliere si guardarono negli occhi:
chi poteva essere a quell'ora e in quel posto che conoscevano
ormai solo loro? [SM=g27833] : si potevano fidare l'un l'altro......?[SM=g27832]
-gagarin-
00sabato 9 aprile 2005 10:27
Ma non erano soli nel castello: il piccolo Yuri, che era stato testimone del naufragio di Marilù, avendola vista dalla torre più alta del castello combattere contro le onde del mare ed arrivare fin sulla spiaggia, tutte le notti attraverso un passaggio segreto riusciva ad entrare nel castello all’insaputa della sacerdotessa Ammalia, per salire più in alto possibile e guardare la luna più da vicino; sentiva un’inspiegabile attrazione per quell’instancabile disco di luce che tagliava il cielo notturno esaurendosi fino ad una lama sottile per poi ricrescere e ritornare ad essere faro nella notte.
Era troppo pericoloso però scendere ad aprire a Marilù e comunque non aveva la forza necessaria per sbloccare il chiavistello del portone e nemmeno poteva indicare ad una sconosciuta il “suo” passaggio segreto. Ma ad un tratto sentì un rumore assordante …..
marnav
00sabato 9 aprile 2005 11:34
"Caspita...comincio ad avere freddo, sono ancora tutta inzuppata e qui non si vede anima viva...vediamo un po' cosa c'è nel mio cappello...[SM=g27833] "
Marilù si tolse lo strano copricapo che indossava e cominciò a ravanarci dentro...
"Piede di porco...non ci faccio niente[SM=g27812] ...Testa d'ariete...già si comincia a ragionare...ma sono troppo stanca, ho fame e non ho la forza necessaria per abbattere questo enorme portone[SM=g27812] ...dinamite...ecco la soluzione[SM=g27811] ...a mali estremi estremi rimendi...[SM=g27828] "
Posizionò la carica estratta dal suo cappello, l'accese e si nascose dietro un enorme masso...[SM=g27825]
facciapulita
00sabato 9 aprile 2005 14:14
... CLIC CLAC... DLING, DLONGHETE... CLAC... CLAC.
Nel silenzio quasi irreale della notte di plenilunio il rumore della chiave che girava, sbloccando l'annoso meccanismo del chiavistello, sferragliava come la fucina di un fabbro.
Con un cigolio, sinistro, ma solo per creare la giusta suspence, il pesante portone del castello si aprì lentamente, quanto bastava per far uscire la "leggiadra" figura della giovane e simpatica orchessa (N.d.R. Scusate, ma, visto che ne ho la possibilità... ne approfitto!), con in mano il suo innaffiatoio giallo.
Bolero, conosciuta come "la signora delle ore scure" (Ma certo! Non si possono innaffiare le piante sotto il sole cocente!), come ogni notte, curava i suoi amatissimi fiori e le erbe medicinali e magiche di Ammalia.
"Se non ci fossi io - pensò ancora una volta - non avremmo neanche il basilico per fare il sugo! E' una grande sacerdotessa, lo so.... Ma è così smemorata!"
Dopo il lungo giro per il vasto giardino del castello, Bolero, un po' stanca, si sedette a riposare su un masso... quel masso.
marnav
00sabato 9 aprile 2005 16:10
Tale era la stanchezza che si appisolò subito [SM=g27821] dopo essersi seduta dietro il masso in attesa del grande botto…dei rumori la svegliarono di colpo.”Accidenti mi sono addormentata...ma cosa è stato?”
Fece capolino verso il portone, ma non vide niente, a parte la lunga miccia “Forse ho un po’ esagerato con la miccia, devo ricordarmi di tagliarne un pezzo la prossima volta!”….[SM=g27819]
Altri rumori…Alzo’ lo sguardo e vede una donna…”Psssss, pssssss signorina…psssss, le consiglio di togliersi da lì se non vuole essere travolta dal grande botto!...”
La miccia oramai era quasi alla fine…pochi istanti e del portone non sarebbe restato più niente…
patry61
00sabato 9 aprile 2005 19:41
"la faccenda è grave.....tra molliche e zanzare.....[SM=g27833] pensò Ammalia.....Tu resta qui, non muoverti.......vado a vedere......
"Mannaggia alle donne, tutte quante le donne"[SM=g27816] pensò il cavaliere: prese la spada e se la mise vicina.....pronto a scattare in caso di pericolo.....intanto
-gagarin-
00sabato 9 aprile 2005 21:05
la fune che reggeva il secchio di doghe di legno aveva ceduto, e quello che serviva a raccogliere l'acqua piovana che filtrava dalla grondaia rotta della torre era improvvisamente precipitato. Un "volo" di 14 metri e poi il tonfo assordante sopra i bassi tetti delle vecchie scuderie, con il carico d'acqua che scivolando lentamente lungo la squadrata parete in pietra del contrafforte posto a fianco del portone si riversò a terra spengendo una strana fiammella rincorsa da un filo di fumo che Yuri, data la discreta distanza, non riuscì a capire cosa fosse. Era la miccia nella quale Marilù aveva riposto tutte le sue speranze per poter entrare nel castello. La botta improvvisa vece sobbalzare le due "fanciulle" che si guardarono negli occhi e .....
sabrycara
00sabato 9 aprile 2005 23:51
Ombresole
Nel feudo di Oltre,viveva una regina di nome Ombretta.
Nonostante il titolo regale,era una persona semplicissima che amava soffermarsi a parlare con i suoi sudditi,stare in mezzo a loro.
Il suo castello era aperto a tutti e si tenevano delle feste bellissime,alle quali tutti erano invitati a partecipare.
All'interno del suo feudo c'era uno stagno ricco di pesci che veniva chiamato "lago dorato" perchè al tramonto le sue acque diventavano dorate e i suoi riflessi rendevano dorato il cielo e tutto il feudo.
La regina era della stirpe degli elfi,il suo sguardo magnetico,a volte si scuriva al pensiero del suo consorte lontano del quale da tempo,non sapeva nulla.
Con lei viveva una figlia adottiva,una principessa di nome Arwen,bellissima con degli enormi occhi verdi,che faceva innamorare tutti,ma lei..non si decideva a scegliere uno sposo..
sabrycara
00domenica 10 aprile 2005 12:49
..."I sentimenti si hanno,l'amore accade"..Arwen aspettava l'amore vero,quello con la "A" maiuscola..LUI..il sogno della sua follia..LUI che la sera guardava la luna e sognava di salire su una stella con la sua Principessa.. [SM=g27822]
Ma la luna non poteva aiutarlo perchè la realtà era ostile agli amanti..
La regina Ombretta non avrebbe mai permesso che Arwen sposasse un uomo senza corona,un uomo che "tagliava il grano,ma il pane non lo aveva"..
Per la regina sarebbe stato solo "uno" scudiero,per Arwen è sempre stato "lo"scudiero..
Era una bellissima giornata di sole quando i loro occhi si incrociarono..Come spesso accadeva,Arwen,per uscire dalla monotonia della nebbia in cui era avvolto il suo feudo,amava parlare con gli animali,passeggiare tra i fiori e confidare a quella bellissima Rosa rossa i suoi pensieri,le sue emozioni e le sue lacrime..
Era diventata la sua migliore amica quella creatura, delicata ma che trasmetteva tanta armonia e speranza..e fu "lei " la prima testimone di quel bacio rubato..[SM=g27821]

patry61
00domenica 10 aprile 2005 22:54
adri
[SM=g27833] SCRITTO DA ADRI[SM=g27811]
In un’angusta e tetra camera dell’antico e diroccato castello viveva ancora, dimenticata ormai da tutti, ed imprigionata in un antico scrigno in legno una fatina.[SM=g27832]
La poverina era rimasta lì per millenni, vittima di un sortilegio che l’aveva costretta a rimanere chiusa lì dentro, dormiente, quasi senza vita. Eppure ai bei tempi era veramente una fata con tutti i santi crismi, interpellata da tutti nel castello era di aiuto in ogni occasione. Un giorno una strega di nome sibilla, [SM=g27828] [SM=g27828] invidiosa della sua fama e delle sue capacità la rinchiuse con un sortilegio in questo scrigno.
Fatina: arciderbolina! - esclamò esterrefatta – cos’è stato!
Un forte rumore l’aveva di colpo destata.
Chi c’è, e dove sono, - disse impaurita – aiutoooo!!! – gridò.
Aiutooooo!!! Sono richiusa quiiiii!!!!
Certo chi mai poteva sentirla?
patry61
00domenica 10 aprile 2005 23:21
scritto da chiara
[SM=g27822]
Non molto lontano dal feudo di Oltre , in un castello circondato da una giardino immenso e sempre rigoglioso e fiorente che si trovava su una piccola collinetta che dominava il feudo di Agordo, viveva un’altra principessa. Era molto giovane ma era rimasta sola, i suoi genitori erano stati preda di una maledizione, erano scomparsi, uno stregone se li era portati via il giorno della nascita della principessa Raggio di Sole. Da allora la piccola principessa rimase con suo fratello, Tex, il cavaliere bianco e nero che era diventato il suo punto di riferimento, il suo consigliere, il suo protettore… Insomma di lui non poteva fare a meno! Quando Raggio di Sole [SM=g27830] crebbe ed era abbastanza grande per poter regnare da sola, Tex decise di partire in cerca del re e della regina… Fu allora che la principessa si rattristò ancora di più..il suo caro fratello non era più con lei e non sapeva quando sarebbe ritornato… In realtà non era più un Raggio di sole, era sempre triste e spesso qualche lacrima scendeva sul suo viso. Si sentiva sola, era disperata, le mancavano i genitori e soprattutto suo fratello… Intanto nel feudo di Agordo splendeva il sole, ad Agordo è così…Quel sole, però, non riusciva a scaldare il cuore della principessa..Col passare dei giorni si sentiva sempre più indifesa..Stava ormai perdendo le speranza..Non sapeva che da un momento all’altro le sarebbe accaduto qualcosa…[SM=g27833]










ariel06
00lunedì 11 aprile 2005 14:42
Nel feudo di Agordo quella fredda notte Ariel era piu' triste e arrabbiata del solito.
suo padre l'aveva chiusa in camera dopo un sonoro ceffone sul viso, soltanto perche' l'aveva sorpresa a tingersi le labbra con una pozione di fragola.
Lei era una ragazza di campagna ma non si rassegnava al suo destino. Era una sognatrice e spesso davanti allo specchio si atteggiava a principessa, recitando vere e proprie scenette, un minuetto con un principe immaginario, un bacio, i capelli tirati su per sembrare piu' bella...
Come le sarebbe piaciuto essere la principessa Raggio di sole, cosi' regale, cosi' sicura di se' stessa...e invece...solo a lavorare nei campi con suo padre che la richiamava sempre alla realta'.
Ma un'idea le illumino' il viso...."babbo me la paghi, domani scappo via"..........
giotex
00lunedì 11 aprile 2005 15:34
Un cavaliere in Bianco e nero
Entro in scena ridotto male. Sono riuscito a fuggire, non sono più un Cavaliere Bianco e Nero Prigioniero. Sono finalmente di nuovo libero col mio fedelissimo destriero Nero (di nome e di fatto) e la mia fida Spada Camilla: 70, 80, 90, 100 nemici uccisi nella fuga, non ricordo più. Una fatina buona mi ha aiutato nella fuga. Raggio di sole, la mia amata sorellina, me la inviò in soccorso. Ha trasformato Nero in Aquila e mi ha condotto via. Risceso a terra col mio destriero mi sono battuto con gli inseguitori e poi senza conoscenza sono stato portato via da Nero. Non so nemmeno dove mi trovo. Solo appena svegliato già un nuovo pericolo, già con la mia Camilla in mano. E la mia sorellina ad Agordo come starà ?? giocherà ancora spensierata, farà ancora le linguacce ai polli con la lingua blu di mirtilli colti e mangiati come nell'età della spensieratezza ??
Questo è il tempo delle avventure e delle battaglie, mia piccola Raggio di Sole, ma tornerò !!
Tex [SM=g27837]
mottyba
00lunedì 11 aprile 2005 17:36
Straniera
Reggendosi alla fune dell'albero maestro, la Straniera sospirò. Quante onde aveva solcato con la sua barca, quanta gente aveva incontrato. Non era servito. I suoi capelli biondi danzarono come vela al vento.
"Riuscirò mai a liberarmi di questo male di me?", pensava. "Sono stata in tutti i borghi del mondo, eppure sono ancora qui, con lo stesso stato d'animo".
Qualche anno prima, una oscura forza del male, invisibile, le aveva ucciso la sua Maestra Mena. In una gelida e inesorabile mattina d'inverno, nel periodo dei giorni di neve. Di colpo, era stata privata dei suoi occhi castani e del suo sorriso aperto e gioviale. Non l'avrebbe mai più rivista.
Quel pensiero terribile l'aveva spinta a solcare i mari, a vagare di porta in porta, senza mai fermarsi, per calmare la rabbia e la disperazione. Aveva rinnegato le arti magiche che stava studiando insieme a Mena la Ridente, aveva dimenticato il proprio nome… E la gente, vedendola andare di parte in parte, l'aveva soprannominata la Straniera. Anche lei aveva finito col dimenticare il suo nome e i suoi occhi non ridevano più.
Avrebbe trovato un giorno un posto in cui poter ricordare? Un posto in cui finalmente avrebbe incontrato qualcuno, amici veri, che potesse far tornare il sorriso andato via con Mena la Ridente?
[SM=g27821]
ariel06
00lunedì 11 aprile 2005 17:45
....Non posso correre rischi, domani sara' troppo tardi, devo fuggire adesso...
Ariel si affaccia alla finestra e guarda sotto..."e' un po' alto ma ce la posso fare". aiutandosi con una fune si cala giu' dalla finestra...furtiva come un gatto passa davanti alla finestra di cucina dove suo padre si e' trattenuto a bere un po' di vino e viaaaaaa inizia a correre, a correre, a correre...LIBERA FINALMENTE LIBERA...entra nel bosco, corre ancora, solo alberi, il rumore della notte...tutto buio...ha paura ma corre...inizia a sentirsi affaticata...e...improvvisamente come accecata da un bagliore...che la fa cadere...
"ma cos'e'????" si chiede Ariel...adesso riesce a vedere chiaramente...una spada...e un cavaliere bianco e nero...[SM=g27813]
marnav
00lunedì 11 aprile 2005 21:31
Un’ altro rumore, assordante questa volta, la fece girare di scatto verso il portone[SM=g27833] ...e così vide morire le sue speranze di entrare nel castello con lo spegnersi della miccia...[SM=g27813]
Guardò la donna seduta sul masso, sbigottita quanto lei, si fissaro per qualche secondo e poi...
”Piacere di conoscerti, mi chiamo Marilù, e tu?[SM=g27828] Sei di qui? Io dal mare...o meglio sono naufragata sulla spiaggia....”disse tutto d’un fiato allungando la mano verso la sconosciuta che la sovrastava dall’alto...”Senti ma...non è che sai come entrare nel castello? Perchè ...ehm...sai com'è....ho finito la dinamite....”
"Io sono Bolero. Ci abito, nel castello... Ma ora, in mezzo a tutta questa confusione, ho perso la chiave![SM=g27834] Mi sono spaventata e mi è scivolata di mano.[SM=g27819]
Chissà dov'è finita! ... Shhh. Silenzio un attimo![SM=g27816] Devo pensare a cosa fare..." Si poteva quasi sentire il rumore delle rotelline del cervello di Bolero che giravano, nel disperato tentativo di mettere a fuoco la situazione, capire cosa stava succedendo in quella notte che solo apparentemente era come le altre e decidere cosa fare, per tornare alla tranquillità delle sue occupazioni.
"Naufragio... dinamite... acqua... Ma da dove viene, tutta quest'acqua? E adesso chi la sente, lei.... uffa, ma perché capitano tutte a me?"[SM=g27825] La poverina raccolse tutta la determinazione di cui era capace: "Vieni, Marilù. Dobbiamo trovare il modo di entrare. C'è un passaggio segreto, da qualche parte. Non so dov'è, naturalmente. Ammalia... Quella donna non mi dice mai niente...
devo scoprire sempre tutto da sola... Andiamo: proviamo a cercare lungo le mura del castello! Ma fai silenzio,[SM=g27816] non dobbiamo farci sorprendere"
mottyba
00mercoledì 13 aprile 2005 18:44
strada facendo...
Ormai era scesa la notte e la Straniera decise di rientrare nelle sue stanze. Non serviva a niente stare a guardare quell'immenso mare senza giungere ad una soluzione… A un certo punto, però, notò in lontananza un'isola e diede ordine al capitano di accostarsi alla riva. La vedeva avvicinarsi sempre di più, e sempre di più aveva l'impressione che quella fosse un'isola particolare.

La sua curiosità, da anni sopita, si risvegliò. Una volta a terra, si guardò intorno. Buio. Dinanzi a lei si stagliava però la sagoma di un castello all'apparenza diroccato; all'apparenza, perché vedeva una luce e inoltre strani rumori le arrivavano all'orecchio… Come di qualcuno che cercasse di entrare… In che modo, poi, non lo sapeva…

Si avventurò all'interno e vide due donne; la sua ritrosia le impedì di mostrarsi a loro e presentarsi, e poi come si sarebbe presentata?? Non ricordava più nemmeno il proprio nome… Si mise in ascolto. Stavano parlando di qualcosa che era successo e che impediva loro di accedere al castello… Si chiedevano come fare per entrare…[SM=g27833]
sullonda
00venerdì 15 aprile 2005 14:12
a chiusura del primo capitolo di Prova
scritto da Patry

Nel luogo dove tutti gli elementi si incontravano………,lì dove
L’essenza magica di ogni essere si riversava nel fiume vita……, lì dove
il principio diventava fine, Morgana attraverso la sua sfera di cristallo spiava tutte le vicende dei nostri personaggi………
Della sacerdotessa Ammalia che aveva ospitato nel vecchio castello il cavaliere bianco e nero, di Marilù e di Bolero anch’esse in quel luogo situato su un’isolina…….che si ritrovarono chiuse fuori……del piccolo yuri attratto misteriosamente dalla luna,di Ombretta e di Arwen che vivevano nel feudo di
“OLTRE” misteriosamente nascosto dalle nebbie……della piccola fatina imprigionata in uno scrigno…..di Raggio di Sole nel feudo di”AGORDO” che attendeva il ritorno di suo fratello il Cavaliere bianco e nero…….di Ariel che
viveva lì ad Agordo…..triste ragazza di campagna che dopo un ceffone sul viso
…….voleva scappare via……della straniera che da anni non rideva……..
Vi piacerebbe sapere come continuerà la nostra bizzarra avventura?
Beh allora non ci rimane che passare al capito seguente………………….
buona lettura………………………………….
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