The Freddie Mercury Tribute Concert

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
tazziana
00martedì 18 luglio 2006 20:49
Che meraviglia...Non lo vedevo da un paio d'anni ed ogni volta è come la prima volta.Da pelle d'oca!
Incredibile l'accoppiata Elton John/Axl Rose in Bohemian Rhapsody... [SM=x131406]
Da brividi la versione di Brian May di Too Much Love Will Kill You [SM=g27829]
Il duetto David Bowie/Annie Lennox in Under Pressure è qualcosa di folcloristico ma geniale [SM=x131427]
E George Michael in Somebody to Love?Quasi quasi sembra lui...ma quasi,eh?Secondo me un cantate del suo calibro nasce una volta ogni 100 anni.E uno che lo eguagli la bravura del compianto Freddie ancora secondo me,non c'è [SM=x131444]
Ma ci pensate?...a novembre son già 15 anni che è morto... [SM=x131438]
Tristezzaaaaaaaa,per favore vai viiiiiiaaaaa.... [SM=x131423]
tazziana
00martedì 18 luglio 2006 21:15
il mio piccolo tributo ad un grande della musica

FREDDIE MERCURY

Il re dei Queen nacque il 5 settembre 1946, col nome di Farookh Bulsara, nell'isola di Zanzibar, paradiso tropicale al largo della costa orientale dell'Africa. Un inizio perfettamente adatto all'uomo che sarebbe diventato uno dei cantanti più stravaganti e la cui vita sarebbe stata abbondantemente speziata di sesso ed eccessi. I suoi genitori erano iraniani.


Il padre era un pubblico funzionario presso la magistratura dell'isola. Freddie assaporò per la prima volta il gusto della celebrità quando aveva solo un anno. Un fotografo locale aveva scattato una foto del bimbo, che vinse il primo premio in un locale concorso di bellezza per bambini.


A cinque anni iniziò a frequentare la "Zanzibar Missionary School" e siccome il lavoro del padre comportava continui viaggi in India, la famiglia di Farookh si dovette trasferire a Pachgani vicino a Bombay.Quando Farookh compì otto anni fu mandato a scuola a Bombay, dove frequentò il collegio inglese di St. Peter, poco dopo fuori città. Furono i suoi compagni di scuola a ribattezzarlo Freddie, nome che venne poi adottato anche dalla sua famiglia. A scuola Freddie praticava diverse discipline sportive (boxe, hockey e ping pong), ma non era solo uno sportivo, a dodici anni vinse il premio di studente più versatile.Oltre ad essere un ottimo sportivo era anche un ottimo studente dotato di eccezionale talento artistico per le arti figurative. Fra i suoi talenti, infatti, c'erano l'arte e, naturalmente, la musica.Il suo passatempo preferito era quello di ritrarre amici e parenti ma anche la sua passione per la musica non tardò nel farsi sentire. Tutto questo venne notato dai suoi insegnanti che proposero ai suoi genitori di iscriverlo ad un corso di pianoforte.Dopo poco tempo fondò il suo primo gruppo musicale (coro), gli "Hectics",i quali suonavano in occasione dei balli e delle feste scolastiche e con i quali potè sfoggiare il suo innato gusto estetico e teatrale.


Cominciò anche a sviluppare quello stile teatrale che avrebbe fatto di lui un grande artista, partecipando alle produzioni teatrali della scuola. Per Freddie i giorni della scuola a Bombay furono tra i più felici della sua vita. Uscito da St. Peters tornò nella sua casa di Zazibar, ma a 18 anni fu ancora una volta strappato alle sue radici. Nel 1964, la maggioranza africana di Zanzibar diede il via ad una rivolta contro la minoranza araba.
I Bulsara fuggirono alla violenza e dai disordini e approdarono in Inghilterra, dove si stabilirono nel sobborgo londinese di Feltham, nel Middlesex, in una casetta bifamiliare che si trovava sulla traiettoria di volo dell'aeroporto di Heathrow, e a pochi passi dall' abitazione di Brian May.I suoi genitori sarebbero poi rimasti in quella casa anche quando Freddie era già diventato una superstar. Per Freddie la grigia e tetra Feltham rappresentò un brusco distacco dai paesaggi esotici della sua gioventù.Il 1964 era un periodo eccitante in Gran Bretagna. Gli "scatenati" anni '60 stavano per esplodere. Freddie, dopo aver conseguito il diploma in arte, venne ammesso nel 1966 al "Ealing College of Art",una specie di fucina di talenti musicali , dove iniziò un corso di illustrazione grafica.

La sua passione per la musica non fu per questo dimenticata. In quel periodo incontrò Tim Staffel, un bassista che frequentava il suo stesso college e Freddie spesso cantava accompagnato dalla chitarra
di Tim nei bagni della scuola.
I suoi compagni di corso ricordano un ragazzo coi denti sporgenti che afferrava la riga o la squadra e faceva finta che fosse una chitarra, cantando le canzoni di Jim Hendrix, i suoi compagni, però, non potevano ancora vedere la futura superstar in quel giovane ossuto. Ma tutto sarebbe cambiato di li a poco. Nel 1968 uno studente di fisica dell' Imperial College dell'Università di Londra, Brian May, formò un gruppo con un ex studente di odontoiatria di nome Roger Taylor e con uno studente d'arte Tim Staffel. Il nome del gruppo
era Smile.
Staffel, che già faceva parte degli Smile lo presentò a Roger e a Brian, e fu proprio la bravura di quest’ultimo a fare colpo su Freddie e a fargli crescere il desiderio di far parte di quel gruppo.
Fu così che nel 1969, una volta aver completato i suoi studi che gli valsero l’equivalente ad una laurea in disegno ed arte grafica, Freddie cominciò a suonare la chitarra da autodidatta ma, soprattutto, a comporre canzoni. Intanto venne presentato ad un gruppo di Liverpool, gli "Ibex", ed incominciò a sostituire, di
tanto in tanto, il cantante.
Fu proprio mentre si esibiva con gli Ibex che Freddie cominciò a lavorare alle sue apparizioni sul palcoscenico. Dopo l'esperienza con gli Ibex, Freddie cantò per un pò con un gruppo chiamato Sour Milk Sea, e quando questo si sciolse fondò un suo gruppo, i Wreckage. Anche questo però non ebbe vita lunga. Freddie passava molto tempo col batterista degli Ibex, Roger Taylor, col quale aveva aperto una bancarella nel mercatino di Kensington.Avevano cominciato vendendo quadri regalati da amici, ma poco dopo decisero
che avrebbero guadagnato di più vendendo abiti.
Sia i componenti degli Ibex che gli Smile si conoscevano, anzi Tim Staffel abitò per un certo periodo
insieme e Freddie.
Era il 1969, il tempo delle grandi amicizie e dei primi concerti e i due gruppi si incoraggiavano l’un l’altro.
Ma, nonostante i primi successi ottenuti prevalentemente dalle performances di Freddie sul palcoscenico,
gli Ibex non decollavano e, ad uno ad uno, i componenti presero un’altra strada.
Rimasto solo Freddie continuò a frequentare più assiduamente gli Smile e, dopo una breve pausa con un altro gruppo, i Wreckage, cominciò a "corteggiarli", infatti, il suo desiderio era di entrarne a far parte.
L’occasione buona si presentò all’inizio del 1970, quando Tim Staffel decise di lasciare il gruppo. Brian e Roger manifestarono all’inizio qualche perplessità all’ingresso di Freddie nella band: la sua esagerata teatralità, il suo sfrenato edonismo e soprattutto il suo modo di apparire e muoversi in pubblico lasciavano loro qualche dubbio. Ma davanti a quell’estensione vocale, a quell’entusiasmo, a quell’infinità di idee grandiose che Freddie possedeva, non seppero tirarsi indietro.
I tre avevano, adesso, bisogno di un nuovo nome e, dopo molte proposte, fu accettata quella di Freddie. Nell’aprire del 1970 nascevano i Queen.
Il 27 giugno 1970 può considerarsi la data del primo concerto dei Queen. Si presentarono su un palco della città di Truro, in Cornovaglia, già con una loro marcata personalità. Ai tempi in cui tutti i gruppi indossavano jeans e magliette i Queen si distinguevano per il loro look appariscente, ricco di pellicce, gioielli e
vistosi abiti di seta.
Mike Grose, che in quel periodo li aveva accompagnati come bassista decise di prendere un’altra strada.
Una sera in una discoteca qualcuno presentò loro un bassista: era John Deacon.
Nel 1971, con l'arrivo di John Deacon al basso, lo schieramento fu completo.Il nome "Queen" (Regina) fu un'idea di Freddie. Brian pensava fosse troppo stravagante, ma Freddie insisteva "E' solo un nome", disse, "ma è molto regale, ovviamente, e suona benissimo. E' un nome forte, estremamente universale ed immediato". Decise che anche lui aveva bisogno di un nuovo nome, e Freddie Bulsara diventò Freddie Mercury. Mercurio era il mitico messaggero degli dei romani, e Freddie probabilmente credeva che le sue canzoni avessero un'ispirazione divina. Molti fans dei Queen sarebbero stati d'accordo con lui. Fu sempre Freddie ad inventare il logo del gruppo, basando il disegno sui segni zodiacali dei quattro membri della band. Brian May era del Cancro, John Deacon e Roger Taylor entrambi del Leone e Freddie era della Vergine. Così il logo definitivo rappresentava due leoni che sorreggevano una "Q"intorno ad una corona. In alto c'era un granchio e in basso due fate (per la vergine) che giocavano. Sullo sfondo si alzava una fenice forse a simboleggiare il successo dei Queen che risorgeva dalle ceneri degli Ibex, Smile, Sour Milk Sea e Wreckage.


Naturalmente buona parte del merito di aver fatto dei Queen il gruppo che era, va a Freddie Mercury. Fu lui a scrivere molti dei più folgoranti successi della band, e sua è "Bohemian Rhapsody", un successo senza precedenti, come pure il classico da stadio "We are the champions". Ma in misura ancor più importante del suo contributo alla musica del gruppo, Freddie era il fulcro degli spettacoli "LIVE" della band. Freddie adorava trovarsi sul palco di fronte a migliaia di fans. Si pavoneggiava per tutto il palco, roteando selvaggiamente il suo microfono ad asta senza base o fingendo di suonarlo come un pazzo, come
se fosse una chitarra.

Una volta David Bowie disse"Era una star che riusciva a tenere il pubblico nel palmo della mano". Freddie era famoso nel mondo del rock per la sua teatralità e per le sue pose, e i Queen furono una delle attrattive maggiori di uno dei più grandi concerti mai organizzati: lo spettacolo di beneficenza voluto e organizzato da Bob Geldof nel 1985 per raccogliere fondi contro la fame nel mondo. Dopo lo show Geldof defini i Queen il più grande gruppo musicale del pianeta.Fuori dalla scena, la vita di Freddie era altrettanto sopra le righe. Una volta disse ad un giornalista: "L'eccesso fa parte della mia natura. Per me la monotonia è una malattia". Freddie era anche uno "shoppingomane" dichiarato, le tournèes del gruppo in Giappone erano per lui l'occasione per dare sfogo alla sua mania.

Acquistava sete meravigliose e interi fasci di kimono, mise insieme anche una favolosa collezione d'arte giapponese, comprava anche enormi e costosissime carpe "koi" da mettere nel laghetto della sua casa di Kensinghton, aveva accumulato anche una tra le più importanti collezioni private della Gran Bretagna. Freddie amava l'arte, comprava tele di pittori impressionisti, xilografie giapponesi e opere di maestri vittoriani. Uno dei suo artisti preferiti era il pittore russo Marc Chagall. La casa di Kensinghton era un altro dei suoi grandi e costosissimi lussi, l'aveva pagata cinquecentomila sterline in contanti.

Benchè Freddie sia ricordato come lo stravagante ed eccessivo simbolo dei Queen, c'era anche un altro lato della sua personalità. Nell'intimo, l'istrione era in realtà un uomo solo ed angosciato, e non sorprende che uno dei suoi maggiori successi personali fosse una versione di "The great pretender" (Il grande simulatore). Molti suoi amici dicevano che il suo stile di vita selvaggio e gay era solo un aspetto superficiale della sua vita . La sua relazione sentimentale più lunga non fu con un uomo ma con una donna : Mary Austin. Anche se Freddie non annunciò mai in pubblico di essere gay, visse una vita di promiscua sessualità, oscillando però sempre tra rapporti di una sola notte e relazioni prolungate e domestiche. Diceva spesso che la sua promiscuità era un modo per sfuggire alla solitudine, gli amici più intimi pensano che avrebbe desiderato una famiglia, altri sostengono che non ha mai del tutto superato lo shock di aver lasciato Bombay per Feltham.Nel 1986, Freddie aveva ormai abbandonato la sua vita di eccessi. Non voleva ammettere pubblicamente di avere l'AIDS, ma la gente cominciava a sospettare che qualcosa non andasse, le sue apparizioni in pubblico si fecero sempre più rare, e Freddie visse sempre più recluso nella sua casa di Kensinghton. Freddie nascose il terribile segreto della sua malattia anche agli altri membri dei Queen. E solo 24 ore prima della fine ammise al mondo di avere l'AIDS. Rilasciò un breve comunicato "Desidero confermare che sono risultato HIV-positivo e ho l'AIDS . Ho ritenuto opportuno tenere riservata questa informazione fino a questo momento allo scopo di proteggere la privacy di quanti mi stanno intorno.Tuttavia, è arrivato il momento che i miei amici e i miei fans di tutto il mondo conoscano la verità. Spero che tutti si uniranno a me, ai miei dottori e a quelli del mondo intero, nella lotta contro questa tremenda malattia". La fine arrivò improvvisa. Alle 7 della gelida sera di domenica 24 novembre 1991, il regno di Freddie Mercury, re dei Queen, ebbe termine. Aveva solo 45 anni, tragica prova del fatto che la candela che diffonde più luce brucia meno a lungo. Il suo funerale ebbe luogo in forma privata tranne per il fatto che ci vollero quattro carri funebri solo per trasportare i fiori. La cerimonia fu celebrata secondo il rito zoroastriano.L'ultimo singolo lanciato dai Queen prima della morte di Freddie, però, era "The show must go on" (Lo spettacolo deve andare avanti). E anche se andrà avanti, come è giusto che sia, senza il più grande showman del mondo sarà molto più monotono e meno pittoresco.



fonte www.queenmania.net
piccolaflo
00domenica 23 luglio 2006 16:20



wembley 1986... concerto di Freddy Mercury... indimenticabile "Who wants to live forever"






[SM=x131384]




Who wants to live forever


There's no time for us
There's no place for us
What is this thing that builds our dreams
yet slips away from us

Who wants to live forever
Who wants to live forever....?

There's no chance for us
It's all decided for us
This world has only one sweet moment set aside for us

Who wants to live forever
Who wants to live forever?

Who dares to love forever?
When love must die

But touch my tears with your lips
Touch my world with your fingertips
And we can have forever
And we can love forever
Forever is our today
Who wants to live forever
Who wants to live forever?
Forever is our today


[SM=x131384]


Chi vuole vivere in eterno

Non c'è tempo per noi
Non c'è posto per noi
Cos'è questa cosa che costruisce i nostri sogni
e tuttavia ci sfugge

Chi vuol vivere in eterno
Chi vuol vivere in eterno....?

Non c'è possibilità per noi
E' tutto deciso per noi
Questo mondo ha un solo momento dolce per noi

Chi vuol vivere in eterno
Chi vuol vivere in eterno?

Chi avrebbe il coraggio di amare in eterno?
Quando l'amore è destinato a morire

Ma sfiora le mie lacrime con le tue labbra
Tocca il mio mondo con la punta delle tue dita
E potremo averci in eterno
E potremo amarci in eterno
L'eternità è il nostro presente
Chi vuol vivere in eterno
Chi vuol vivere in eterno?
L'eternità è il nostro presente

Comunque chi aspetterebbe in eterno?


[SM=x131384] ..per te Freddy





[Modificato da piccolaflo 23/07/2006 16.21]

tazziana
00mercoledì 26 luglio 2006 17:06
Grazie piccolateneraflo,regalo graditissimo il tuo [SM=x131386]

Rilancio con un video divertente.I Queen e i Fusi di testa del famoso film dei primi anni 90 credo. [SM=g27818]
Indimenticabile la scena in macchina...
Dai,chi di voi non ha fatto allo stesso modo,ascoltando a tutto volume Bohemian Rapsody(canzone geniale!!)in auto?Io e i miei amici lo facciamo sempre [SM=g27828]
Buona visione [SM=g27838]




[SM=x131367]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:35.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com