Queen,il ritorno senza re
di Massimiliano Leva
Nel 1977 cantavano We will rock you. Noi vi scuoteremo. Trent’anni dopo, senza più Freddie Mercury ma con Paul Rodgers al suo posto, i Queen ritornano con un nuovo disco di inediti, il primo dal 1991, quando la band pubblicò Innuendo, poco prima della scomparsa di Freddie. S’intitola The Cosmos rock e sarà nei negozi dal prossimo 19 settembre, accreditato appunto a The Queen + Paul Rodgers. Con un brano, Still burning, che nel finale riprende proprio la memorabile marcia di We will rock you. Poi, complici le canzoni della Regina che nessuno vuole dimenticare, la band sarà anche in tour in Italia, il 26 settembre al Palalottomatica a Roma e il 28 al Datchforum di Assago, Milano.
Sarà un ennesimo karaoke, c’è da pensare. Visto quanto è accaduto tre anni fa con la prima tournée nel nostro paese dopo l’ingaggio di Rodgers nelle vesti di vocalist. Due quarti degli originali Queen - il chitarrista Brian May e il batterista Roger Taylor senza più neppure il bassista John Deacon che, allora, aveva già abbandonato la musica - furono sufficienti a riempire tutte le date previste, compresa quella romana a pochi giorni dalla scomparsa di Papa Giovanni Paolo II.
Questa volta poi c’è l’album nuovo, che unisce il rock lirico, rutilante, esagerato dei Queen alla passione per il blues e il soul del nuovo cantante. “Confrontarsi con Freddie è impossibile. Era unico, in ogni senso”, ha confidato una volta Rodgers, che negli anni Settanta ha militato nei Free e Bad Company: formazioni di culto del rock. “Entrare a far parte dei Queen è stato come accettare una grossa sfida. Da sempre loro suonano una musica a cui io non sono neppure tanto abituato”. Ma tant’è. Negli anni Novanta, Rodgers si trovò a collaborare con Brian May per un album dedicato al grande bluesman Muddy Waters. Fu l’inizio dell’avventura. Quasi per caso, May invitò Rodgers a unirsi al gruppo per un paio di date dal vivo. In seguito le date diventarono un’intera tournée durata poi due anni. “E’ stato naturale - continua Paul - pensare un giorno di entrare in studio per registrare nuovi brani”.
The Cosmos rock piacerà sicuramente ai fan della Regina. Soprattutto quelli legati più alla loro produzione degli anni Ottanta, più vicina ad arrangiamenti melodici e ai grossi inni del gruppo. Chitarre, tamburi, un carico d’eco e ritornelli a incitare possibili cori nel pubblico del nuovo tour. E anche alcune ballate. Call me, che riporta a brani indimenticabili come Crazy little thing called love. E poi pezzi di puro blues (Voodoo).
“Sappiamo che c’è molta attesa per questo nuovo disco”, ha confidato alcune settimane fa Brian May. “Brian suona sempre ogni brano con la massima apertura mentale e Roger non solo suona la batteria ma si dà da fare anche alla voce - racconta Rodgers -. Del resto, la cosa più importante per una rock band è proprio quella di creare musica che susciti emozioni all’ascolto”. Staremo a vedere. Intanto, nelle date precedenti quelle italiane, ogni tappa è stata un successo. Con un pubblico eterogeneo e una scaletta che non manca di offrire classici come I want to break free, Radio ga ga, The show must go on, We are the champions e We will rock you. Segno che, nonostante tutto, lo spettro di Freddie e degli anni migliori con lui al timone dei Queen è davvero duro a morire.
Ma com’è che a nessuno importa più che alla voce non ci sia Mercury? L’icona per eccellenza della band, il mattatore che per anni portò con la sua incredibile voce i Queen nell’Olimpo del rock?
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