Re:
Nina@, 14/03/2005 11.02:
Si è più felici in solitudine che in compagnia. Non deriverà forse dal fatto che in solitudine si pensa alle cose e che in compagnia si è costretti a pensare alle persone?
(Chamfort, Nicolas Massime e pensieri, Guanda, Parma, 1998, p. 56).
Strana affermazione questa...si e' felici in solitudine...forse perche' si pensa di riuscire ad avere meno problemi...se nn c'e' dialettica nn c'e' conflitto...
Ma quanto la solitudine appaga questa nostra egoistica paura di sacrificare il proprio mondo per gli altri...
..costretti a pensare agli altri... significa forse violare quel patto segreto che il nostro Ego ha stipulato con la Paura....la paura di dover rinunciare a noi stessi[Modificato da Nina@ 14/03/2005 11.12]
Ammappa Nina.....
Dunque, vediamo di spararla grossa, oggi ci sono le offerte 3x2 ....
E' difficile dirlo, a volte si è soli vivendo con 100 persone, sono esperienze che nella mia vita ho provato mio malgrado, ad esempio quando ho fatto il servizio di leva, sono un vecchiaccio
, buttato su di un letto tra la confusione generale t'accorgi che non c'è nessuno, anche se son tutti li, ed è un qualcosa che ti lascia vuoto, ti toglie la parola di bocca, ti paraliza mente e cuore nell'attesa che quell'incubo finisca al più presto.
Per lavoro ho girato un po' l'Italia, in Liguria abitavo da solo eppure a parte un periodo di profonda depressione, non mi sono mai sentito da solo, era il mio rifugio, la mia tana, il posto per leccarmi le ferite o sbranarmi un intero soletto di lasagne.
Un posto speciale, tranquillo, per riflettere un po' senza angoscie, circondato comunque da carissimi amici, vicini e lontani