In compagnia o da soli?????

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Nina@
00lunedì 14 marzo 2005 11:02
[SM=x131189] Si è più felici in solitudine che in compagnia. Non deriverà forse dal fatto che in solitudine si pensa alle cose e che in compagnia si è costretti a pensare alle persone?
(Chamfort, Nicolas Massime e pensieri, Guanda, Parma, 1998, p. 56).

Strana affermazione questa...si e' felici in solitudine...forse perche' si pensa di riuscire ad avere meno problemi...se nn c'e' dialettica nn c'e' conflitto...
Ma quanto la solitudine appaga questa nostra egoistica paura di sacrificare il proprio mondo per gli altri...
..costretti a pensare agli altri... significa forse violare quel patto segreto che il nostro Ego ha stipulato con la Paura....la paura di dover rinunciare a noi stessi

[Modificato da Nina@ 14/03/2005 11.12]

Gimli
00lunedì 14 marzo 2005 11:11
...uhmpfsss.....sento odore di pippa mentale Nina@....! [SM=g27828]
Nina@
00lunedì 14 marzo 2005 12:01
Re:

Scritto da: Gimli 14/03/2005 11.11
...uhmpfsss.....sento odore di pippa mentale Nina@....! [SM=g27828]



Cavolo! Neanche fossi un segugio!!!!!
Si' pero' nn hai detto la tua...pigro!!!!!
Quindi nn vale!!!
Potevo aggiungere un "NANANANANA",Pero' dopo risultavo trrroppo infantile...come gia' sono!!!!!Perche' inveire ancora su me medesima dunque???ahahahah
tazziana
00venerdì 18 marzo 2005 21:57
Solitudine..che brutta parola.[SM=g27815]
Stare per qualche minuto,to' anche qualche ora,soli con se stessi ci può anche stare.Anzi,spesso faccio in modo che ciò accada...Ma per un lungo periodo proprio no!
Si sta male da soli.Non è una condizione in cui mi vorrei trovare...assolutamente no.Ho bisogno di coccole io [SM=g27821]
Redwitch75
00martedì 22 marzo 2005 13:24
Bel post Nin@ ... lo leggo solo ora.... ci sono volte in cui a me piace la solitudine.. è indispensabile a volte, parlare a sè stessi ed ascoltarsi.. pero'... trovo sia molto piu' bello ( parlo per me, soggettivamente) avere a fianco una persona che mi riempie l'anima e il cuore.... senza dimenticare le mie esigenze, di PERSONA , ma, non potrei immaginare ora come ora la mia vita senza il mio dolcissimo amore![SM=g27836]
RedPorsche
00sabato 28 maggio 2005 15:36
Re:
Scritto da: Nina@ 14/03/2005 11.02
Ma quanto la solitudine appaga questa nostra egoistica paura di sacrificare il proprio mondo per gli altri...
..costretti a pensare agli altri... significa forse violare quel patto segreto che il nostro Ego ha stipulato con la Paura....la paura di dover rinunciare a noi stessi

[Modificato da Nina@ 14/03/2005 11.12]




Isa, non avevo letto questo post ....ma non si rinuncia anche di piu con la solitudine, che ne pensi? Non penso che si rinuncia a "noi stessi" a stare in compagnia di altri ... penso che questo ci arrichisce l'anima ... anche se l'ego ha bisogno dei suoi "spazi mentali" per liberarsi del casini quotidiani.
Thishar
00lunedì 30 maggio 2005 01:30
Il mio Ego ha una spazio mentale talmente vasto...che è meglio se per il resto del tempo me ne resto in compagnia.

[SM=x131204]
Telumendil
00giovedì 4 settembre 2008 14:22
Re:
Nina@, 14/03/2005 11.02:

[SM=x131189] Si è più felici in solitudine che in compagnia. Non deriverà forse dal fatto che in solitudine si pensa alle cose e che in compagnia si è costretti a pensare alle persone?
(Chamfort, Nicolas Massime e pensieri, Guanda, Parma, 1998, p. 56).

Strana affermazione questa...si e' felici in solitudine...forse perche' si pensa di riuscire ad avere meno problemi...se nn c'e' dialettica nn c'e' conflitto...
Ma quanto la solitudine appaga questa nostra egoistica paura di sacrificare il proprio mondo per gli altri...
..costretti a pensare agli altri... significa forse violare quel patto segreto che il nostro Ego ha stipulato con la Paura....la paura di dover rinunciare a noi stessi

[Modificato da Nina@ 14/03/2005 11.12]




Ammappa Nina.....

Dunque, vediamo di spararla grossa, oggi ci sono le offerte 3x2 ....

E' difficile dirlo, a volte si è soli vivendo con 100 persone, sono esperienze che nella mia vita ho provato mio malgrado, ad esempio quando ho fatto il servizio di leva, sono un vecchiaccio [SM=g27828] , buttato su di un letto tra la confusione generale t'accorgi che non c'è nessuno, anche se son tutti li, ed è un qualcosa che ti lascia vuoto, ti toglie la parola di bocca, ti paraliza mente e cuore nell'attesa che quell'incubo finisca al più presto.
Per lavoro ho girato un po' l'Italia, in Liguria abitavo da solo eppure a parte un periodo di profonda depressione, non mi sono mai sentito da solo, era il mio rifugio, la mia tana, il posto per leccarmi le ferite o sbranarmi un intero soletto di lasagne.
Un posto speciale, tranquillo, per riflettere un po' senza angoscie, circondato comunque da carissimi amici, vicini e lontani
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