Giro d'Italia

Incredibile Petacchi !

Con la vittoria di oggi, l'ottava in questa edizione, centra il nuovo record di tappe vinte in un unico Giro (nel secondo dopoguerra).
Sarà anche favorito dall'assenza di molti sprinter d'alto livello, ma credo che adesso sia veramente il più forte velocista al mondo. Attendiamo la conferma al Tour, dove l'anno scorso vinse ben 4 tappe !

ma forse ancor più grande il giovane CUNEGO:bici: !

Ha i contorni dell'impresa sportiva il successo di Damiano Cunego, la nuova stella del ciclismo italiano, nel primo tappone dolomitico del Giro, la sedicesima frazione della corsa rosa, da San Vendemiano, in provincia di Treviso, a Falzes, in Val Pusteria. Il ventiduene veronese vince da solo, stacca tutti i rivali (e il compagno di squadra più "nobile" Simoni) e strappa la maglia di leader della classifica generale a Yaroslav Popovych.
Quattro le salite in programma, la Forcella Staulanza, il Falzarego, il Furcia e il Terento, a 8 km dal traguardo, partono in 17 dopo 20 km, ci sono anche due Saeco, Mazzoleni e Tonti, in una precisa strategia del ds Martinelli, massimo vantaggio un quarto d'ora, perchè il gruppo lascia fare, poi se ne va lo svizzero Aebersold, che però si pianta ai piedi del Terento, sul Furcia scatta Cunego, nessuno gli resiste, per strada "trova" i compagni di squadra che si fermano ad aspettarlo e lo scortano in discesa a velocità pazzesca, prende tre minuti di margine fra salita e discesa, raccoglie da solo i fuoriusciti della mattina, stacca anche l'ultimo a tenergli la ruota, il bravissmo Nocentini della Alessio (poi secondo al traguardo a 1'16"), e se ne va verso la fettuccia. Cede parecchio terreno anche Popovych, Simoni attacca e prende un vantaggio importante sull'ucraino, mentre soffrono gli altri uomini di classifica, da Garzelli a Pelizzotti a Noè, bene invece Figueras e Belli. Terzo di tappa è Moos su Illiano, Simoni chiude a 2'42", Popovych a 3'49". Cunego in rosa su Gonchar (a 1'14"), Popovych (2'22") e Simoni (2'38").

Veramente ottima la gara di Cunego. Peccato per l'ucraino Popovych, che se avesse una squadra migliore potrebbe essere più competitivo e rendere ancor più spettacolare la competizione. Non è ancora finita,comunque: mi sembra che venerdì e sabato ci siano altri due tapponi importanti, col Mortirolo. Vedo sempre favorito Simoni.

Che vittoria ... e che esultanza al traguardo !
Quest'uomo è veramente un idolo !

di origini mongole per altro (lo si vede bene dall'inespressività del volto in salita), da sempre un notevole spettacolo, anche a 35 anni!

Suggerisco a tutti di guardare la tappa di oggi al Giro: è probabilmente la più difficile, comprende le salite del Passo del Tonale (1880 m) e del Passo Gavia con la Cima Coppi (2621 m. Si preannuncia come una delle più belle ed intense.


Voto come favorito Julio Perez Cuapio della Panaria. Si, è un po' un azzardo come pronostico ... come alternativa voto Simoni.


Tonkov inseguito da uno squilbrato ...

Si è conclusa la tappa, e per la 4° volta ha vinto Cunego, con uno scatto netto e deciso nei 300 metri finali.

Perez Cuapio (di cui avevo pronosticato la vittoria) è arrivato 5° con soli 17 secondi di ritardo: e pensare che fino ad'oggi, come ha detto Bulbarelli in telecronaca, si staccava anche sui cavalcavia...
Mi aspettavo più spettacolo da questa tappa, soprattutto negli ultimi km, quando si era formato il gruppo composto da Simoni, Cunego, Honchar, Perez Cuapio e Cioni: a parte un vano tentativo di Simoni e Sella, non è scattato nessuno.

Peccato per Garzelli, che dopo aver scalato in solitaria il Gavia (2600 m) si è dovuto arrendere al vento contrario ed ha finito per perdere tutto il vantaggio acquisito, venendo infine ripreso dal gruppo degli scalatori. Avrebbe meritato di più, almeno per il coraggio. Se solo avesse una squadra competitiva...

Ordine d'arrivo:
Cunego
Honchar
Cioni
Simoni
Perez Cuapio

è davvero una bella speranza per il futuro, con un Simoni di meno e qualche anno di più può fare il fenomeno.
DEvo dire che mi sta stupendo molto Honchar, mentre perez Cuapio è aarivato quinto solo grazie alla tua gufata, altrimenti si fermava al cavalcavia .

Alla fine, quando ho visto scattare il colombiano, ho pensato per un attimo che andasse a vincere, spinto dalla mia potente gufata.
E poi, forza Panaria ! E' la squadra più divertente del Giro, anche se un po' sfortunata.
Figueras è stato costretto al ritiro dopo 15 giorni mentre era in 5° posizione, Perez Cuapio è resuscitato a due tappe dal termine e Sella ha dato spettacolo in una delle frazioni più belle (Porto San't Elpidio - Cesena).

Il mio giudizio complessivo su questo giro non è altissimo: da un lato sono contento che fino ad'ora non sia emerso il solito scandalo-doping, però mi attendevo delle tappe meno facili e più aperte alla possibilità di fughe ed azioni in solitaria. Ci sono state troppe tappe per velocisti, e lo dimostra il fatto che Petacchi ne abbia vinte ben 8 e perse 2; in totale ci sono state 10/11 giornate per velocisti, e le montagne ed i colli sono stati condensati in poche tappe. Peccato che Simoni e Cunego siano della stessa squadra, la Saeco: se non fosse stato così, la competizione sarebbe stata ancor più bella.
Auspico che nelle prossime edizioni il Giro riacquisti maggior prestigio a livello internazionale: oltre alle assenze di Bettini, Di Luca, Savoldelli, Casagrande, Caucchioli, Bartoli, Commesso, Frigo, non si sono quasi visti corridori stranieri di un certo livello; andranno tutti al Tour.

[Modificato da Lupo Cima 28/05/2004 21.56]

è tornato in mente solo oora di postare, che ieri per gran parte della tappa è stato in testa il mio quasi omonimo Miholievic!:bici:

Ti giuro che mentre guardavo la tappa ci avevo pensato, poi mi sono scordato anch'io di scriverlo sul forum.

Mi viene ora in mente che al Giro manca anche Ivan Basso.

e allora dirò l'unica cosa che ho capito di questo giro, ovvero che ha vinto un tale di nome Cunego, e la cosa fa scaplore perchè è solo 22enne. Alcuni alludono al fatto che i geni, come i grandi campioni sono sempre precoci (anche Mozart infatti...).

Resuscito questa vecchia discussione ricordandovi che oggi al Giro c'è un tappone. La salita finale, sullo sterrato, comprende dei tratti con pendenze fino al 26%!!

Forza Ivan Basso!!

peso!
per altro anche sotto l'acqua...

Fosse stata solo quella, ho letto di Neve e vento pazzesco, è stato anche interrotto a un certo punto, il telegiornale ha detto: "per non premiare chi sa correre di più a piedi che sulle due ruote..."

porca miseria, hanno dovuto eliminare (giustamente, viste le condizioni meteo) il passo delle erbe e soprattutto la salita a plan de corones, che era una meraviglia. così è stata una tappa dimezzata, oltre che imbruttita dal maltempo.

domani c'è un tappone dolomitico con 5 salite, mentre dopodomani si arriva sul Gavia (cima Coppi 2006) a più di 2600m

anche se con la bella stagione non è male...


Gavia è più interessante, mi ricorda molto la strada per andare da mia nonna, sempre dolomiti sono...