Arrestato l'arbitro Byron Moreno, aveva sei chili di eroina

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Kalos52
00mercoledì 22 settembre 2010 09:21
"Giustizia.......sportiva è fatta!"

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22/9/2010 (7:42) - LA STORIA
Arrestato l'arbitro Byron Moreno, aveva sei chili di eroina

L'ira di Di Livio contro l'arbitro Moreno nel 2002

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L'ecuadoriano condannò l'Italia ai Mondiali 2002 in Corea
IVO ROMANO
Lo hanno preso come il più sprovveduto dei corrieri. Sei chili di eroina negli indumenti intimi, sperando di farla franca nel più controllato aeroporto del mondo, per fare il suo ingresso nella terra promessa, quella dei soldi facili, seppur sporchi. Lo hanno beccato al John Fitzgerald Kennedy di New York, s’è guadagnato un biglietto per un carcere statunitense, in attesa di indagini e giudizio. Byron Moreno, ancora lui. Un nome, un incubo.

Come dimenticarlo, del resto. Anche dopo oltre 8 anni. Mondiale di Corea e Giappone, ottavi di finale, l’Italia del Trap contro i sudcoreani: una direzione di gara singolare, per così dire, infarcita di errori (espulsione di Totti e gol annullato a Tommasi), più o meno gravi, sicuramente la recita di un attore inadeguato. Italia fuori, Corea del Sud avanti. E Byron Moreno, l’arbitro venuto dall’Ecuador, sotto i riflettori, protagonista e imputato. Non ha dimenticato Gigi Buffon, uno di quelli che c’era: «Sei chili di droga? Secondo me Moreno li aveva già nel 2002, ma non nelle mutande, in corpo. A parte le battute, quando gente di sport entra in vicende di stupefacenti, vuol dire che si sta raschiando il fondo del barile». Vennero sospetti, ma col senno di poi non deve averci guadagnato un bel nulla (come si disse allora) se l’ex arbitro s’è riciclato come corriere della droga. Oppure quei vecchi sospetti trovano ulteriore linfa in questa storia, se l’ineffabile Moreno è uomo così arrendevole al malaffare, in nome del dio denaro.

Delle due, l’una. Certo che 16 anni di carriera arbitrale (7 da internazionale) di notorietà gliene avevano data, e quasi mai per buoni motivi. In Ecuador ancora ricordano quella sfida tra Liga de Quito e Barcelona Sporting Club, dilatata a dismisura, fin quando i padroni di casa, al 13’ di recupero, non realizzarono il gol della vittoria (fu messo sotto inchiesta, oltre che sospeso per 20 settimane). Un anno dopo il disgraziato Mondiale, aveva già riposto il fischietto (a 34 anni, oggi ne ha 41). E s’era riciclato nel mondo dei media, commentatore per tv e radio. Mestiere poco remunerativo, se aveva pensato bene di cercarsi un’attività parallela. Conclusa nel peggiore dei modi, arrestato a New York con 6 chili di eroina da portare negli States.
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